“Otone – il destino di un imperatore” in prima assoluta in una Ferento che rende onore al suo regnante
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di Sara Grassotti
Sabato 15 luglio, in una serata caldissima, nello stupendo scenario del Teatro Romano di Ferento, c’era il pubblico dei grandi estimatori a godere della prima nazionale “Otone, il destino di un imperatore”, attento a comprendere completamente le sfumature e le emozioni che rendono così speciale questo melologo, composto da un testo teatrale che si dipana su un intreccio musicale.
Sul palco, tra parola e suono, è stata rievocata la vicenda poco nota, ispirata alla figura storica di Otone, l’imperatore romano di origine etrusca, la cui stirpe ebbe i natali nell’antica cittadina di Ferento. La narrazione ha avvio nel momento cruciale della sua vita, nell’atto di porre fine alla sua esistenza, nel tentativo di fermare lo spargimento di sangue della guerra civile. Prima del fatale gesto, la memoria lo riporta all’infanzia, all’amicizia con Nerone e all’amore per Poppea, all’esilio in Lusitania e all’impero, fino alla sconfitta. Otone, la cui famiglia era di Ferento, nel 69 dopo Cristo, dopo la morte di Nerone, fu uno dei quattro imperatori succedutisi nel breve volgere di pochi mesi.
L’opera si pregia di un cast eccezionale. Libretto di Monica Sanfilippo, musiche del Mastro Luigi De Filippi e una produzione di Opera Extravaganza che ha il valore di incentivare nel suo Giardino Segreto di Vetralla l’amore per l’opera, con Susanna Ohtonen e Rudolph Hupperts. Il melologo è incentrato sulle ore finali della vita di Otone, mentre sta preparando l’ultimo discorso all’esercito, in cui passa in rassegna i ricordi della propria esistenza, accarezzati dalle note liberate da arpa e flauto.
Convincente l’interpretazione di Angelo Tanzi che vestiva i panni di Marco Salvio Otone. In scena ha proposto i mutevoli aspetti del suo rapporto con Nerone: dapprima amici, con ogni probabilità amanti, poi complici. Ma quando Nerone impone a Otone di sposare Poppea per finta per poi farne la sua amante, Otone si rifiuta categoricamente di ubbidire…
Una rappresentazione che nel suo finale ha lasciato nel pubblico anche la profonda riflessione: “Come una commedia, così è la vita: non importa quanto è lunga, ma quanto è bene interpretata”. (Seneca).
Lo spettacolo ha concesso una lettura nell’iconografia dell’imperatore, attraverso la pasta cromatica della musica che lo raccontava. Parole, Musica e Arte si sono fuse, ciascuna continuando a parlare il proprio linguaggio.
Applausi a un’organizzazione che sul palcoscenico di Ferento ha riportato un avvenimento che ne ha ampliato la vicenda storica in stretto legame con il territorio.
OTONE
Il destino di un imperatore
Melologo per attore, due cantanti, vocalisti ed ensemble
Libretto di Monica Sanfilippo
Musica di Luigi De Filippi
Marco Salvio Otone – Angelo Tanzi, attore
Nerone – Valerio Pagano, baritono
Poppea – Giada Frasconi, mezzosoprano
Coro di 5 voci – Quintessenza Italiana
Nicoletta Ricciarelli, Maria Morena Lepri, Milena Regali, Mauro Branda, Simone Marcelli
Ensemble del Tritono
Gianluigi Durando, flauto – Greta Antelmi, sassofono – Simonetta Perfetti, arpa – Filippo Sinibaldi, percussioni – Paolo Benelli, contrabbasso
Luigi De Filippi, Violino e Direzione
OTONE - IL DESTINO DI UN IMPERATORE
PRODUZIONE DI OPERAEXTRAVAGANZA
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