Alla scoperta de "Il Segreto della Gioconda"
Sveliamo alcuni retroscena della nuova Opéra Comique di OperaExtravaganza.
Il primo personaggio che presentiamo è Napoleone Bonaparte!
Stefano Osbat, Tenore sarà Napoleone |
Stefano Osbat, Stefano Gentili, Susanna Ohtonen e Lugi De Filippi Al Teatro del Giardino Segreto, prove |
Inauguriamo così la rubrica "due chiacchiere con...interviste improbabili"
DUE CHIACCHIERE (IMPROBABILI) CON NAPOLEONE Intervistatore Improbabile: “Innanzitutto, come vuol
essere chiamato, sig. Buonaparte?” Napoleone: “Ecco, cominciamo già con il
piede sbagliato: io mi chiamo Bonaparte. Ho tolto la “u” perché solo gli
italiani l’avrebbero pronunciata.” I.I: “Be’, se non sbaglio lei è italiano.” N: “Sbaglia.” I.I: “Ma almeno di lingua madre italiana.” N: “Sì, è vero, l’italiano era di uso
comune in famiglia. Ma si tratta di tanti anni fa…” I.I: “Quando il suo soprannome era
Nabulio…” N: “Ohé, dico…poca confidenza – ora
comincerà a chiamarmi “il mostro”, “l’orco”, “Boney”… Ah, questi inglesi: non
ci dormono la notte, per queste belle pensate…” I.I: “Lo è al corrente che nel 2021 non si
sa bene come commemorarla? Molti vedono in lei uno statista lungimirante,
altri un avventuriero. C’è poi chi la liquida come semplice megalomane.” N: “Io so che sono stato un modello al
quale spesso nella storia si è fatto ricorso.” I.I: “Sì, e diciamo pure che prima
dell’abolizione dei manicomi era un modello molto diffuso.” N: “Sì, ma erano imitatori senza
originalità…” I.I: “Ma mi dica: portare via il Papa da
Roma è stato veramente un disguido?” N: “Un disguido e un pessimo affare. Non
lo rifarei di certo.” I.I: “Ora c’è anche un’Opéra comique che
la raffigura: cosa si aspetta?” N: “Lei l’ha vista? Come ne esco? No,
non mi dica niente…certamente sarò il protagonista!” I.I: “No, veramente la protagonista è una
giovane donna. E il nodo drammatico è un fraintendimento circa la Gioconda di
Leonardo.” N: “Ah, la Gioconda…un bel quadro; ci stava bene nell’appartamento di Paolina. Però doveva farlo un po’ più grande, così sarebbe stato perfetto per l’arredamento. Questi italiani sono fatti così: tutto talento ma poca ambizione…” |
Luigi De Filippi e il Coro di OperaExtravaganza |
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