Per chi si interessa di musica e di lirica è dura non poter più frequentare le attività di un circolo culturale e non poter socializzare liberamente con le persone che ne fanno parte: tutti noi siamo stati sulla soglia di una crisi di nervi, e ognuno ha dovuto trovare delle valvole di sfogo. Così, OperaExtravaganza, per scacciare l’ombra malevola del silenzio forzato, ha deciso di produrre un video!
Il nuovo video di OE,
realizzato tra il Salotto di Vicolo del Sole e la Sartoria dell’Associazione,
si intitola 7 febbraio 1786 – La Sfida, e descrive un giorno unico nella
storia del teatro musicale; in quel 7 febbraio, nel palazzo imperiale di
Schönbrunn a Vienna, furono messi a confronto i due compositori del momento
della scena viennese, Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri, e i due
librettisti di punta, Giovan Battista Casti e Lorenzo Da Ponte.
L’idea della “sfida” fu
dell’imperatore Giuseppe II, che fornì il soggetto delle due operette, ossia la
rivalità tra cantanti: ma, come in un gioco di specchi, questa rivalità tra
prime donne si allarga ad altri piani, portando in risalto altre rivalità:
quella tra due musicisti fondamentalmente incompatibili come Mozart e Salieri, quella delle differenti visioni artistiche esistenti
tra italiani e tedeschi, quella tra i compositori pigri e retrogradi e gli alfieri
della riforma gluckiana, quella tra gli aristocratici incuranti dei venti di
ribellione e i regnanti illuminati.
I due librettisti
italiani, Da Ponte e Casti, furono protagonisti, uno, Casti, come brillante
autore di Prima la Musica, poi le Parole, e l’altro, Da Ponte, come
oggetto di satira, in quanto il personaggio del Poeta era la sua feroce
parodia. I due poeti italiani non si potevano sopportare: simili nella
formazione, accomunati dagli studi in seminario, l’acquisizione degli ordini
minori, il possesso di una penna incisiva e di una lingua al vetriolo, essi finirono
per entrare in conflitto e per cercare di farsi fuori a vicenda. Fino al
momento in cui entrambi furono costretti a lasciare quella mecca della musica e
del teatro che era Vienna.
Tra i due, gli onori
maggiori toccarono a Da Ponte, che fu il librettista di Nozze di Figaro,
Don Giovanni e Così fan tutte, che Mozart trasformò in
capolavori immortali. Ma Casti non gli fu da meno, con le sue collaborazioni
con Salieri, Paisiello e altri compositori illustri, e lo superò come poeta, in
quanto alcuni lavori, come Gli Animali parlanti, arrivarono indenni fino
al nuovo secolo. Casti, una delle glorie della Tuscia viterbese (nativo di
Acquapendente e formato a Montefiascone), ebbe una florida attività come
diplomatico, in molti casi comprendendo alcuni sviluppi delle dinamiche europee
assai prima che fossero mossi passi concreti.
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molto interessante e divertente! Location eccezionale e... bravissima Susanna!
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