Creatività ai tempi del Coronavirus


Susanna Ohtonen

Costretti a stare a casa, finalmente abbiamo tanto tempo a disposizione e cerchiamo di usarlo il meglio possibile. Sono sicura che chi ha una vena artistica e creativa ora si salva dalla paura, noia e depressione.
Raccolgo da circa 25 anni pezzi di stoffa, tende, copriletto, pizzi, nastri, bottoni, fiori di stoffa, libri sui costumi teatrali ecc., che sono sempre stati molto utili per creare i costumi per le rappresentazioni d’opera e altri eventi musicali di OperaExtravaganza.
Costumi per la Bohème

Ora più che mai sono contenta di non aver buttato mai niente (nel frattempo abbiamo fatto più traslochi e per evitare il pericolo che venissero buttati nella spazzatura, dovevo nascondere i miei tesori nelle scatole con la scritta ‘libri’ o ‘cucina’).
Mi è sempre piaciuto creare costumi da tessuti e altri materiali riciclati, e la sfida è stata quella di riuscire a realizzare con pochi soldi dei veri pezzi unici!
Per lo studio del canto e per laurearmi dovevo (e potevo!)  studiare la storia dei costumi teatrali, che è cosi strettamente legata alla grande storia in generale e più ancora alle trame d’opera.

Il Duca di Mantova (Rigoletto)
Tutto è iniziato da un bellissimo invito (gratuito) al palazzo Pisani Moretti al Canal Grande per una festa di Carnevale Veneziana organizzata da un magnate irlandese del Fish and Chips. L’invito richiedeva a tutti di vestirsi rigorosamente in costumi settecenteschi. Dovete sapere che (ormai 23 anni fa) prendere un costume semplice a noleggio a Venezia costava all’epoca più di 400 000 lire. E noi eravamo in quattro! Che fare? Abbiamo svuotato il magazzino della suocera brasiliana di mia sorella Eva, che aveva conservato vecchi copriletto, pizzi e nastri, sia veneziani sia brasiliani. E ho cominciato a cucire due dame, un cavaliere e un pashà... Non trovando una babysitter abbiamo portato anche il figlio di quattro mesi di mia sorella in un mantellino e baschetto di velluto di seta con tanto di perle e piume!


Carnevale di Venezia
Palazzo Pisani Moretti a Venezia




E cosi arriviamo alle produzioni di OperaExtravaganza….La Traviata, Il Pipistrello, La Dirindina, Il Flauto Magico, Il Barbiere di Siviglia, La Serva Padrona per non nominare gli ‘extravaganti’ salotti musicali in costume, concerti del coro in costume d’epoca ecc. Come ridurre i costi di una messa in scena di un’opera che richiede, oltre ai protagonisti e maestro, il coro, l’orchestra, luci e scenografia e COSTUMI? Con l’apertura della sartoria di OperaExtravaganza abbiamo potuto sistemare e conservare al meglio i costumi già creati nel corso degli anni e cucirne di nuovi, usando anche delle basi di corpetti, giacchette o vestitini esistenti; evitando in questo modo il gran costo di dover affittare dei costumi di scena.
Il Flauto Magico
La Festa in Casa del Principe Orlowsky, dal Pipistrello

Ogni tanto uno si chiede come viene scelto un titolo d’opera per gli spettacoli. In generale è il maestro che propone un’opera da mettere in scena. Ora, succede anche questo: siamo con Rudolph ad Amsterdam al mercato dell’usato e delle stoffe. Vedo una stoffa perfetta per la gonna della Regina della Notte e non resisto e ne compro parecchi metri…e poi subito la telefonata al Maestro: “ Abbiamo la stoffa perfetta per Königin der Nacht e perciò bisogna che mettiamo in scena Il Flauto Magico!” La risposta: “Ma ti pare, che tutta una produzione musicale può partire da una stoffa??” HMM, sì. Abbiamo messo in scena questa splendida opera e i costumi hanno dato un grande contributo, dai piccoli genietti al principe Tamino, dalla Regina e le sue dame ai simpatici Papageno e Papagena, dal gran sacerdote Sarastro al pavone/farfalla (le ali create da una sari indiana).
La Regina della Notte

Ho provato la stessa tattica col Maestro dicendo che ho delle bellissime stoffe, grazie alla ‘donazione’ di una amica fiorentina, per una AIDA, ma non ha ancora abboccato….. forse per le difficoltà di trovare uno o due elefanti per la scena?
Costumi mozartiani

E’ vero che sono tempi duri, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Finalmente trovo il tempo per aprire le scatole e usare tutte quelle stoffe conservate per anni. Da un po’ di tempo volevo cucire vestiti per l’epoca della Bohème e durante questo lockdown ho iniziato a realizzare dei gilet da uomo e dei completi per le donne. 
Don Giovanni

La prossima produzione (vi svelo una sorpresa!) sarà L’Elisir d’Amore! In questa fantastica opera italiana abbiamo cinque protagonisti, e un coro di paesani e soldati. Inizio sempre a studiare il periodo per vedere i costumi, poi vado a guardare più produzioni di questo titolo per studiare i caratteri e poi vedo il materiale che ho a disposizione. Importante è creare dei costumi che si ‘comportano’ secondo i caratteri dei protagonisti. Già ho potuto ‘sfruttare’ tante cose conservate per anni, e come per magia, finalmente un nastro traslocato più volte può orgogliosamente trovare il suo giusto posto e rendere un costume unico.
Costumi per Elisir d'Amore
Susanna Ohtonen 2020

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