Serva padrona e Conosci te stesso (?). Cast, libretti e altre informazioni.

 OperaExtravaganza

Laboratorio Papageno

presenta

Due Intermezzi buffi

La Serva Padrona di G.B. Pergolesi

Conosci te stesso (?) di L. De Filippi

La Serva Padrona è un intermezzo buffo in due atti, composto da Giovanni Battista Pergolesi su libretto di Gennaro Antonio Federico. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 5 settembre 1733, come intermezzo all'opera seria "Il prigionier superbo", sempre di Pergolesi. La serva padrona ebbe un successo immediato e travolgente, diventando una delle opere più popolari del Settecento. L'opera è famosa per la sua musica fresca e brillante, per i suoi personaggi vivaci e realistici e per la sua satira sociale. La serva padrona rappresenta un importante punto di svolta nella storia dell'opera comica, anticipando lo sviluppo dell'opera buffa italiana.

INTERPRETI

Aurora Monarca - Serpina
Jiawei Yang - Uberto
Isaias Calderòn - Vespone

REGIA - Ilaria Passeri

COSTUMI della Sartoria di OperaExtravaganza

ENSEMBLE DEL TRITONO
Veronica Arcangeli, violino I
Benedetta Purchiaroni, violino II
Monica Sanfilippo, viola
Ester Lucia Feola, violoncello
Paolo Benelli, contrabbasso

DIREZIONE MUSICALE - Luigi De Filippi

Scarica qui il libretto - link http://www.librettidopera.it/zpdf/servapad.pdf

CONOSCI TE STESSO (?)

 Intermezzo filosoficomico - Il battibecco tra Socrate e Santippe

Libretto di Monica Sanfilippo

Musica di Luigi De Filippi 

Questo nuovo Intermezzo comico ci presenta una giornata di battibecchi tra Socrate e sua moglie Santippe. È una parodia di uno dei più amati filosofi di tutti i tempi (che era il primo a non prendersi troppo sul serio), vista attraverso gli occhi di Santippe.

Santippe è passata alla storia come donna bisbetica e manesca; ma nessuno è bisbetico senza un motivo, e nella nostra opera il motivo è antico come il genere umano: lei si sente trascurata dal suo celebre marito, che ascolta tutti meno che lei, che risponde alle domande di tutti meno che a quelle di lei. Quando lei gli chiede delucidazioni sull’amore, Socrate tira in ballo Diotima, scomoda il mito dell’androgino di Aristofane – insomma, tutto meno che una semplice spiegazione dettata dal buon senso. Del resto, la prima parodia di Socrate è quella che gli ha fatto il suo amico Aristofane nella commedia “Le Nuvole”, nella quale il filosofo passa il suo tempo ad elucubrare sulle cose più inutili…

LA TRAMA

Inizia con Socrate, alle prese con un dubbio: essere musicista o filosofo? Non senza una punta di vanità, dispensa le sue massime e si lamenta che tutti ad Atene lo assedino per avere la sua opinione. In aggiunta, c’è una virago in casa, sua moglie, che non glene lascia passare una…

Uscito Socrate, entra Santippe, che descrive come suo marito sia sempre pronto a farsi abbindolare da qualche nuovo mito, e come si accorga di tutti meno che di lei. Accorata, prende lo strumento che Socrate sta imparando (un bandoneon!) e canta la sua canzone.

Rientra Socrate, che si sta preparando per andare a casa di Agatone. Santippe gli fa una domanda diretta: a chi si rivolge lui se vuole sapere qualcosa sull’amore? Socrate risponde in maniera molto vaga, lei perde la pazienza. Mentre la donna sta cercando qualche oggetto da tirare sulla testa di suo marito, arriva un ospite inatteso: è l’androgino! Un essere sferico, con quattro gambe, quattro braccia, due volti; si spaventano entrambi, ma l’Essere si dimostra bonario, vuole solo fare una danzetta sulla musica. Danza e sorride, fino a quando Santippe prende un coltello da cucina per tagliarlo a metà (come, secondo il mito, fece Zeus); a quel punto l’Essere fugge.

Rimasti soli i due protagonisti, Santippe vuole sapere perché Socrate è così appassionato di musica: lui risponde che, dato che il governo di Atene lo vuole fuori dai piedi poiché corrompe i giovani e introduce nuove divinità, se ne andrà a Sparta a suonare. Lei accetta questa decisione e, rabbonita, va a preparare un decotto prima della partenza; lui la ringrazia ma le chiede di farlo buono questa volta: qualche tempo prima aveva un sapore terribile, sapeva di cicuta!

I due, di buon umore, ballano insieme e finisce l’Intermezzo.


INTERPRETI

Sarah Claudia Müller (13 luglio)  Riikka Mäkinen (14 luglio) - Santippe
Lorenzo Bartolucci - Socrate
Rita Proietti Gretti - Androgino

REGIA - Susanna Ohtonen

COSTUMI della Sartoria di OperaExtravaganza

ENSEMBLE DEL TRITONO
Veronica Arcangeli, violino I
Benedetta Purchiaroni, violino II
Rebecca Rotondi, violoncello
Paolo Benelli, contrabbasso
Riccardo Cafarotti, bayan

DIREZIONE MUSICALE - Luigi De Filippi

GRAFICA dei Personaggi - Michela Mercuri

LIBRETTO DELL'INTERMEZZO

Interno dell’abitazione di socrate e santippe

Scena PRIMa

Socrate solo

Recitativo

(Socrate, dubbioso): “Musico o filosofo? Filosofo o musico? Qual delle due pratiche avvicina di più alla verità? E qual è quella che giova maggiormente all’uomo?

Io amo farmi domande; amo la ricerca… Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta…

Musico o filosofo? Vai a saperlo! (riflette un attimo) Eh già… se poi lo sapessi dovrei dire che non lo so, poiché: molto sa chi sa di non sapere… - Quindi, se so, non so; se non so, so: oh, per gli dèi, che complicazione…

Un ignoto ammiratore mi ha portato uno strumento musicale; che sarà, che sarà? forse un’arpa, una cetra?

(desolato, guarda il pubblico) A voi posso dirlo: la musica è l’ultima spiaggia. Orfeo con la cetra ammansiva le belve: io di belve nei boschi non ne incontro, ma ne ho una in agguato dentro casa: Santippe! (accordo drammatico dell’orchestra) Un carattere infernale, una donna irascibile… L’altro giorno le ho detto: “Conosci te stessa”. Guardate, guardate… ho ancora il segno della sedia che mi ha tirato!

Santippe (accordo drammatico fuori luogo: si rivolge al Quartetto) “Basta, grazie; anche meno…” (riprende il racconto) … si lamenta che non sto mai a casa. Che son sempre in cerca di giovanetti da educare. Ma pensa te che, impegnato come sono, ora mi metto a parlar con mia moglie; che cosa assurda… ah, ah ah, - scusate se rido…

Così, ieri le ho detto: “Cara la mia Santippe” (accordo drammatico, Socr. comincia a spazientirsi un po’) – “cara San…” (il Quartetto sta per fare l’accordo, Socr. li fulmina con un’occhiataccia) – “Cara consorte, fammiti spiegare come stanno le cose…”

CANZONE DI SOCRATE

“Voi forse conoscete

la via dell’agorà,

se passo lì mi vede

tutta quanta la città!

Da casa mi pedinano,

all’angolo mi aspettano,

nel vicolo mi avvistano,

in piazza poi mi agguantano!

Lasciatemi passare!

Fatemi respirare!

 

“È vero, son discreto,

non voglio dar nell’occhio,

ma appena mi presento

attorno a me si forma un crocchio!

Mi fan mille domande

su tutti gli argomenti:

io cerco, quanto posso,

di evitar fraintendimenti.

 

È forse colpa mia,

se stando sulla via,

mi tirano, mi toccano,

mi seccano, mi assediano?

 

“Santippe me ne dice

di qualsiasi colore,

Santippe mi rimprovera

che faccio il professore;

e questo le è antipatico,

quell’altro fa il fanatico:

il daimon non capisce,

ma è me che infastidisce...

 

“Le parlo di Diotima,

dice: “Non è poi una cima…”;

le dico di Alcibiade

ma lei nomina l’Iliade;

detesta i giovinetti

in tutti i loro aspetti;

ha l’idiosincrasia

per la filosofia!

 

che donna insopportabile,

che danno irreparabile!

(melodia del dàimon: Socrate ascolta)

“Se è il dàimon che mi parla

non posso che ascoltare;

ma se è Santippe che ciarla

retta le devo dare?

Ditemi voi…”

 

“Voi forse conoscete

la via dell’agorà,

se passo lì mi vede

tutta quanta la città!

Da casa mi pedinano,

all’angolo mi aspettano,

nel vicolo mi avvistano,

in piazza poi mi agguantano!

 

“Mi fermano per strada,

mi chiedono consiglio,

m’esortano che vada

ad educargli il figlio;

Qualcuno vuol sapere

che senso ha l’universo,

oppur dove conservasi

il tempo che hanno perso.

 

“Santippe mi tormenta

perché non sto mai con lei;

Santippe non vuol essere

la donna ch’io vorrei.

Ma questa le è antipatica,

quell’altra è un po’ fanatica,

il daimon non accetta

e a me giura vendetta…

 

“Le dico dell’oracolo,

mi ascolta per miracolo,

allor descrivo i miti,

ma non li ha mai capiti…

le parlo di saggezza,

mi guarda con freddezza,

per la filosofia

ha proprio un’allergia…

Che femmina impossibile,

che male inestirpabile!”

(Si sente la melodia del dàimon; Socrate ascolta ed esce di scena)

Scena SECONDA

Santippe sola

Recitativo

(Santippe, un po’ contrariata) “Si è montato la testa… è che tutti lo cercano: Socrate di qua, Socrate di là; se lui non si pronuncia, ad Atene nessuno si fidanza, nessuno si sposa, non si fanno affari, non si entra in politica. E lui dà ascolto a questo, a quello, a grandi, piccini, illustri e derelitti. A tutti, meno che a sua moglie… (con tristezza) - Il figlio gli cresco, la tunica gli lavo, gli aggiusto i calzari; parlo quando mi dice di parlare, taccio quando mi dice di tacere. Si intrattiene con Alcibiade? Io zitta. Vuol giacere con Mirto? Non una parola.

(Guarda lo strumento musicale, ancora incartato) “Ma cos’è questa cosa che gli han portato? (comincia a scartare il dono. Poi ci ripensa, riprende a protestare vigorosamente) Ma quel che non sopporto è quando rincasa con la testa piena di quelle scempiaggini dei suoi compagni di simposio: quei logorroici che parlano di miti, di amore, di palle che Zeus ha dimezzato, di metà che si cercano affannosamente per ritrovare la perduta unità. (desolata) E Socrate si accorge di tutte le metà, di tutti i miti, le palle, tutto… meno che di me…

Lo ama tutta Atene, ma nessuno quanto me gli vuole bene… (finisce di scartare il pacco e tira fuori lo strumento: è un bandoneon!)

 

CANZONE DI SANTIPPE – soprano e archi, con bandoneon obbligato 

Sa. “Che noia quando gli parlo,

e sembra ch’io parli al muro;

che rabbia quando protesto

e sembra ch’io parli al vento…

chi si può meravigliare

se una brocca d’acqua gli tiro?

Chi mi può biasimare

se un cantaro in testa gli arriva?

 

“Lo so, tu sei Socrate,

della saggezza autocrate;

ogni tua bella parola

per tutta Atene vola!

 

“Ma stammi a sentire,

non vedi, son qua?

Ma fammiti dire,

se parlo, se parlo lo faccio per te.

 

“Quante volte a ceffoni

io lo vorrei pigliare!

Quanto mi prudon le mani

quando non vuole ascoltare!

“Chi mi può rimproverare

se una torta in faccia gli lancio?

E chi ha qualcosa da dire

se la barba gli voglio strappare?

 

“Lo so, tu sei Socrate,

della saggezza autocrate;

ogni tua bella parola

per tutta Atene vola!

 

“Ma stammi a sentire,

non vedi, son qua?

Ma fammiti dire,

se parlo è solo per te.

Lo ama tutta Atene, ma nessuno quanto me gli vuole bene…

(esce Santippe)


Scena terza

Recitativo

Socrate da solo “Non per fare il vanesio, ma senza me non cominciano il simposio. Tutti vogliono la mia opinione; tutti cercano di capire: Socrate qua, Socrate là, Socrate su, Socrate giù…”

Entra Santippe: Sa. “Cosa fai?”

Soc. “Esco, non vedi?”

Sa. “E dove vai?”

Soc. (un po’ vago) “Mi aspetta Agatone…”

Sa. (facendogli il verso) “Mi aspetta Agatone… un altro simposio? Con tutti quei rammolliti, quei parassiti, quei rimbambiti?”

Soc. (severo) “Donna, non parlare così di quel che non capisci…”

Sa. (sarcastica) “Quell’Aristofane ha qualche nuovo mito sull’amore? Fa tenerezza, quello dell’androgino: ci son le due metà che si cercano, si cercano per non trovarsi mai. Dai, fammelo incontrare questo androgino, sai che risate…”

Soc. “Donna, vedo che sei in vena di sciocchezze… se proprio vuoi saperlo, stavolta mi esibisco come musico, e d’amore non si parlerà proprio…”

Sa. (tra sé) “L’amore… chi può dir di sapere qualcosa dell’amore? ...”

DUETTINO dei fraintendimenti

San. (cercando di far capire le proprie ragioni) “A chi ti rivolgi tu, se vuoi scoprir cos’è l’amore?”

Soc. (un po’ solenne) “E’ Diotima che molto mi ha insegnato.”

San. “Ma qualcuno men lontano?”

Soc. “Aristofane conosce dei bellissimi miti…”

San. (con una certa inquietudine) “Ma qualcuno più vicino, più vicino…?”

Soc. “Ah, ho capito, Alcibiade!”

San. “No! E’ qualcun che ti sta in casa…”

Soc. (un po’ titubante) “Mirto?”

San. (furibonda) “Certo, per essere il principe del pensiero il tuo acume è veramente pari a zero!”

Soc. “Ma cosa ho detto?”

San. “Quanto, quanto mi prudon queste mani!”

Soc. “Ma cosa ho fatto?”
San: “Ah, se potessi darlo in pasto ai cani!”

Scena QUARTa

entra l’androgino – Santippe e Socrate, che non si erano accorti del personaggio, rimangono attoniti e impauriti.

Recitativo

Sa. E’ questo? Questo è l’androgino?

So. “E’ questo. Questo è l’androgino.”

Sa. “Ha quattro gambe…”

Soc. “Ha quattro braccia…”

Sa. “Ci fissa con due volti…”

Soc. “Ed è coperto di peli incolti…”

Sa. “La forma è di una sfera…”

Soc. ”L’espressione è severa…”

Sa. “Ha quattro gambe…”

Soc. “Ha quattro braccia…”

Sa. “Ha due facce…)

Soc. “Che lanciano minacce…”

L’androgino ha l’aria un po’ minacciosa, finché non si volta e mostra la faccia gioviale. Fa garbatamente cenno all’orchestra di suonare e si esibisce in una danza piena di vezzi e passetti)

DANZA DELL’ANDROGINO – mimo e orchestra

 

Finita la danza: Sa. “Dunque, è questo l’Androgino?

Soc: “Pare proprio di sì…”

Sa. “Ma quant’è brutto…”

Soc. “In effetti, bello non è…”


DUETTINO delle Allitterazioni 

Soc. (incuriosito) “Ma non mi immagino

come l’androgino

da sé sia giunto fin qua…”

 

Sa. (incuriosita anche lei) “Tra me rimugino:

ma questo androgino

al caso nostro non fa!”

 

Soc. “E’ certo autogeno

quel buffo androgino?

C’è una caligine,

c’è una vertigine!”

 

Sa. “Socrate immagina

che questo androgino

tanta paura farà…”

 

Soc. “Sarà auto erogeno

lo strano androgino?

Santippe resta a guardar…”

 

Sa. “Sarà misogino

l’essere androgino?

Ma tu ti immagini

che strane origini?”

 

Sa. (esasperata) “Aristofane, tu

non parlare mai più

di certe cose che non conosci,

che non capisci, neanche di striscio!”

 

Soc. (scusandosi) “Aristofane, tu

ne sai certo di più:

la mia Santippe

mai nulla seppe,

ma vuol ciarlar, ciarlar, ciarlar!

 

Soc. “Sarà lanugine

sopra l’androgino?

Santippe lo vuol toccar…”

 

Sa. “Respira ossigeno

quel brutto androgino,

o vive di altre virtù?

 

Soc. “Io spesso cogito,

spesso rimugino

se quel che immagino

è il vero androgino…”

 

Sa. “Io non mi immagino

come l’androgino

in due si vada a tagliar…”

Soc. “Santippe s’agita,

tra sé rimugina

come si può dimezzar.”

 

È certo autogeno

questo suo Androgino,

dà la vertigine

questa sua immagine…”

 

Sa. “Aristofane, tu

non parlare mai più

di certi miti triti e ritriti,

escogitati da voi mariti…”

 

Soc. “Aristofane, tu

Non crucciartene più:

è una bisbetica

scettica e zotica,

ma vuol ciarlar, ciarlar, ciarlar!

 

Sa. “Non mi convincerai

A bermi tutte queste sciocchezze!”

Soc. “Sì, ti persuaderò

a rispettare tutti questi bei miti!”

(Santippe avrà preso un coltello da cucina)

Soc. “Vuole ciarlar”

Sa. “Voglio tagliar!”

Soc. “Vuole ciarlar”

Sa. “Voglio tagliar!”

(L’Androgino, spaventato, scappa)


Scena QUINTA 

Recitativo

Sa. (scettica) “La prossima volta che fai i tuoi trucchi, vedi che sian più convincenti!”

Soc. “Non sei persuasa ancora?”

Sa. “No. Ma dimmi di più della passione per la musica.”

Soc. “Guarda qui (prende una lettera): mi viene detto che il governo di Atene mi vuol fuori dai piedi (legge), poiché corrompo i giovani e introduco nuove divinità.”

Sa. “E quindi, che vuoi fare?”

Soc. (indeciso) “E quindi… fammi pensare… (risoluto) e quindi, me ne vado a Sparta a suonare! Parto subito, mi accompagna Alcibiade”

Sa. (tra sé) “Figuriamoci se mancava Alcibiade… (a Socrate) Ma, permettimi di avere un dubbio…

Soc. (rallegrato) “Benissimo, buon segno! Un dubbio socratico, immagino…

Sa. “Più o meno – ecco il mio dubbio: (prosaica) ma tu sai suonare?”
Soc. “Ecco, il fatto è questo: dato che so di non saper suonare, mi pare ovvio che me la cavo meglio di tanti altri…”

Sa. (sarcastica) “Che bel ragionamento…   

Soc. (modesto) “Grazie... ti dirò, mi piacerebbe suonare per te.”

Sa. “Che pensiero carino! - Spero che il dàimon non dica di no… Ma su, vai ad invitar gli amici per un ultimo saluto prima che vai; nel frattempo, io vado a farti un bel decotto.”

Soc. “Però fallo buono: l’ultima volta era terribile, sapeva di cicuta!”

FINALE 

Sa. e Soc. “Star con te ha sempre il suo perché;

io e te: la coppia più bella che c’è!”

Soc. “Non ti pesa la sopportazione

di discepoli come Platone?”

Sa. “Non ti dà noia se sono impulsiva

e una brocca in testa ti arriva?”

Ritornello degli strumenti: Santippe e Socrate accennano una danzetta

 

Soc. “Pur l’oracolo l’ha detto…”

Sa. (sarcastica, tra sé) “Che diletto…”

Soc. “…che son primo per saggezza…”

Sa. “Che bellezza… – (rivolta a lui) Quello che mi manda in bestia…”

Soc. (sarcastico, tra sé) “La modestia?”

Sa. “…sono tutte quelle chiacchere!”

Soc. “Pinzillacchere… – (rivolto a lei) Cosa importa, moglie mia,

se detesti la filosofia!”

Sa. “Non faremo una tragedia

se ogni tanto ti tiro una sedia!”

 

Ritornello strumenti, danzetta

 

Sa. “Non mi piace la maieutica!”

Soc. “Certo, perché sei bisbetica!”

Sa. “Del tuo dàimon non mi fido!”

Soc. “Non offenderti se rido!”

Sa. “Lascia stare i giovanetti!”

Soc. “Ma tu sempre bocca metti?”

“Sa. Resta con i piedi a terra…”

Soc. “Certo, con te sembra sempre una guerra!”

Sa. “Sei svampito!”

Soc. “Hai finito?”

Sa: “Sii concreto!”

Soc. “Sai d’aceto!”

Sa. “Questa brachilogia…”

Soc. “Questa tua antipatia…”

Sa. “Ribollire mi fa!”

Soc. “Irritare mi fa!”

Sa. “Responsabile sei tu!”

Soc. “Responsabile sei tu!”

Soc. “Sei tu!”

Sa. “Sei tu!”

Soc. “Sei tu!”

Sa. + Soc. “Sei tu, sei tu, sei tu!”

(Si fermano, divertiti dal battibecco; li raggiunge l’androgino per un’ultima danzetta)

FINE DELL’INTERMEZZO


chi siamo

OperaExtravaganza

Presidente, Susanna Ohtonen


Giardino Segreto di OperaExtravaganza

La Musica è passione. È questo il messaggio di OperaExtravaganza, associazione musicale creata per far apprezzare in modo gioioso e giocoso la musica classica e la lirica a tutti.

OperaExtravaganza è un’Associazione Culturale che nasce dallo spirito del Melodramma, con sue variopinte e cangianti atmosfere, per irradiarsi a ventaglio in molteplici attività, che vanno dallo spettacolo lirico al salotto culturale, dallo streaming internazionale ai programmi di divulgazione rivolti a un pubblico non specializzato.

OE ha il proprio laboratorio di creazioni scenografiche e la propria sartoria; in più, ha un centro di formazione per giovani cantanti, denominato Laboratorio Papageno, che permette a promettenti solisti di canto di approfondire il proprio ruolo in lunghe prove musicali, per poi indossare i costumi e cantare con l’orchestra sotto la direzione del M° Luigi De Filippi. 

Ha messo in scena il Flauto Magico di Mozart, Il Pipistrello di Johann Strauss, Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, l'Elisir d'amore di G. Donizetti e dal 2021 OperaExtravaganza si staglia per la produzione di nuovi titoli originali, come “Il Segreto della Gioconda”, “La locanda dell’opera”, “Otone, il destino di un imperatore”, "Conosci te stesso (?)".

OE ha tra le sue finalità anche quella di valorizzare i teatri storici, e per questo ha dato vita a un progetto internazionale chiamato “Adopt a Theatre”. Con questo progetto si intende far vivere di musica e melodramma l’incomparabile patrimonio di teatri storici presente soprattutto nel centro Italia. I migliori spettacoli sono filmati in video e diffusi in streaming.

Presso il Giardino della propria sede ha restaurato un antico edificio, ora Teatro del Giardino Segreto, destinandolo alle attività culturali ed artistiche, da corsi e masterclass di approfondimento per giovani in formazione, ai concerti più salottieri, fino alle opere liriche classiche o di nuova produzione e riscuotendo un notevole interesse di pubblico sempre più numeroso. 

www.operaextravaganza.com

www.adoptatheatre.org

AUTRICE DEL LIBRETTO - Monica Sanfilippo, attualmente in posizione di comando presso il Ministero dell'Istruzione, è violista e insegnante di Filosofia nei Licei. Ha collaborato con diverse orchestre italiane (Philarmonia Mediterranea, Da Ponte Ensemble, Orchestra dell’Impresario, Nuova Orchestra Scarlatti, Il Tritono Ensemble), perfezionandosi, inoltre, in musica da camera. L’interesse per l’ “uomo musicale”, tra antropologia e filosofia della musica, la porta a condurre diverse ricerche universitarie e tenere, come relatrice, interventi su “La musica di Francis Poulenc” (Conferenza Teatro Rendano, 2000); “La musica delle comunità ellenofone” (VIII Convegno della Società Italiana di Musicologia, 2001); “Analysis of music-body movement-dance relationship in Southern Italy” (XX European Seminar in Ethnomusicology, Venezia 2004).

È stata Cultore della materia in Etnomusicologia, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Nel 2006 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Storia e critica dei Beni musicali”. Attualmente si occupa di pratiche filosofiche, dalla gestione di gruppi al counseling individuale, ponendo al centro l’educazione sentimentale attraverso la musica.

Ha scritto per alcune riviste italiane di cultura e pubblicato saggi quali: Lo stornello, una forma musicale tra mondo contadino e tradizioni urbanizzate per il Centro Europeo di Toscolano 2003; Il canto, la festa, il ballo. Tradizioni musicali della Calabria grecanica, GB Editoria, Roma 2010; Sole che per tutto il mondo cammini, in Sounding frames, collana Suoni e culture, Edizioni Museo Pasqualino, Palermo, 2022.

È autrice di libretti d’opera: Maria Olivares, in “Sipario”, Milano 2009; Il Segreto della Gioconda. Opèra comique in quattro quadri (2021), La locanda dell'opera (2022), Otone, il destino di un imperatore (2023) e Conosci te stesso (?) (2024). 

AUTORE DELLA MUSICA - Luigi De Filippi ha studiato a Roma violino, pianoforte e composizione, dedicandosi dapprima al jazz e alla musica contemporanea. Ha successivamente collaborato con varie orchestre in qualità di 1° violino di spalla: Teatro dell’Opera di Roma, Teatro “La Fenice” di Venezia, “London Mozart Players” di Londra, Orchestra delle Fiandre di Anversa. Si è esibito come solista e direttore in sale quali la Queen Elizabeth Hall, la Royal Festival Hall e il Barbican Centre di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam, il Palau de la Musica di Barcellona, il Festival Vaanta Baroque in Finlandia, ed ha partecipato come solista al Festival di Auckland (Nuova Zelanda) nel 2007. Ha diretto l’opera di Antonio Salieri Prima la musica, poi le parole alla Minoritenkirche di Vienna, la chiesa dove Salieri compose ed eseguì tutti i suoi pezzi sacri.

De Filippi ha inciso numerosi CD per Challenge Classics, sia come solista che con il suo Trio Voces Intimae: le Sonate di Giuseppe Tartini per violino solo, le Fantasie per violino solo di Georg Philipp Telemann, l’integrale dei trii con pianoforte di Clara e Robert Schumann, i trii di Théodore Gouvy.

Come direttore e solista ha registrato l’opera barocca La Diana Schernita di Giacinto Cornachioli per l’etichetta Bongiovanni; per Mediterranea Classica ha inciso un Cd di rari brani di Ruggero Leoncavallo, Brise de mer e un Cd intitolato Il Violino e l’Opera. Hommage à Verdi. Ha preso parte alla prima incisione mondiale di musiche del filosofo Friedrich Nietzsche, per l’etichetta Edipan; ha inciso per la Warner Fonit un CD di musica sinfonica inedita di Francesco Saverio Mercadante con la Philharmonia Mediterranea; ha inciso un Cd di un raro repertorio di Fantasie per violino su opere di Verdi con l’Orchestra dell’Impresario per la casa discografica Gold & Lebet.

De Filippi è Direttore musicale dell’Associazione culturale OperaExtravaganza, che si occupa, tra le altre attività, di divulgare la musica in modi e luoghi inconsueti. Nel 2015 è stato lanciato un ambizioso progetto “Adotta un teatro”, volto a valorizzare piccoli teatri storici italiani.

Ha composto Il Segreto della Gioconda. Opèra comique in quattro quadri (2021), il Pasticcio La locanda dell'opera (2022) e il melologo Otone, il destino di un imperatore (2023) e Conosci te stesso (?) (2024). 

ENSEMBLE DEL TRITONO - https://www.iltritono.com/

LABORATORIO PAPAGENO - Ogni anno OperaExtravaganza organizza vari corsi musicali durante l’estate. I corsi, workshop e laboratori musicali hanno lo scopo di approfondire repertori, aspetti tecnici, interpretativi ed esecutivi dello strumento declinati a seconda degli interessi, del livello e dei brani portati dal singolo partecipante. Lo studio verrà inoltre stimolato grazie all’uso di diverse metodologie.

Un vanto per OperaExtravaganza è senz’altro la Masterclass di canto lirico sotto la guida del soprano Ines Salazar e corsi di perfezionamento di violino del maestro Luigi De Filippi.

OperaExtravaganza è lieta di mettere a disposizione dei giovani cantanti una grande possibilità di crescita professionale: ossia, costruire in dettaglio l’interpretazione di alcune delle più grandi opere del repertorio operistico di tutti i tempi, il Flauto Magico di Mozart, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, l’Operetta, Il Pipistrello di J.Strauss Jr. , L’Elisir d’Amore di Donizetti ecc.

Spesso i giovani cantanti si trovano nella condizione di portare a perfezione solo alcuni aspetti della professione, ma senza che venga dato loro il modo di fare un’esperienza a tutto tondo: quest’esperienza a 360° potranno trovarla nel Laboratorio di OE, una vera bottega artistica, in cui le varie componenti di un’opera lirica vengono assemblate e, con un po’ di magia ogni volta, prendono forma.

In questo Laboratorio Papageno lavoreranno gomito a gomito cantanti debuttanti e altri con decenni di carriera all’attivo, un direttore musicale con cui plasmare l’interpretazione, anche attraverso considerazioni sulle prassi esecutive dell’epoca e di stile, un direttore artistico, che potrà anche fare da language coach, un regista che si occuperà da subito di raffinare movimenti ed espressioni.

Inoltre, nello stesso luogo si potranno incontrare le sarte impegnate nella confezione di costumi di scena, o vedere la scenografa che pittura e assembla le scenografie in giardino. Alla fine del lavoro di preparazione, gli spettacoli, per provare davanti a un pubblico l’emozione della performance.

BARITONO/SOCRATE - Lorenzo Bartolucci. Nato a Terni il 08/03/1975 ha iniziato lo studio del canto lirico sotto la guida della maestra Daria della Croce e ha conseguito brillantemente il diploma di canto lirico presso l’ “Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi” di Terni nel 2007 sotto la guida della maestra Ambra Vespasiani. Dal 2001 al 2013 ha fatto parte del Coro del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con il quale ha effettuato anche tourneè all’estero (Giappone e Quatar). Ha sostenuto piccoli ruoli in opere quali Traviata, Boheme, Rigoletto, Carmen e Flauto Magico. Ha interpretato vari ruoli solistici tra cui quello di Vanesio nell’ intermezzo buffo di J. A. Hasse “Larinda e Vanesio” rappresentato in Francia, quello di Jackie “Tiger” Brown nell’ ”Opera da Tre Soldi” di Kurt Weill, quello di Frank nel “Die Fledermaus” di J. Strauss Jr., quelli del dottor Grenvil, del barone Douphol e del Marchese D’Obigny in “Traviata” di G. Verdi, quello di Papageno in “Die Zauberflote” di W.A. Mozart, quello di Marco in Gianni Schicchi di G. Puccini, quello di Bartolo nel “Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, quello di Dulcamara in “Elisir d’Amore” di G. Donizetti e quello del Comandante Lafont nell’opera contemporanea “Il Segreto della Gioconda” del M° L. De Filippi. Ha tenuto numerosi concerti come solista in Italia e all’estero, ha collaborato con la “Corale Amerina” diretta dai maestri G. Catalucci e W. van de Pol con la quale ha affrontato lo studio di un vasto repertorio corale che spazia da Bach sino a Rossini e con il coro “Canticum Novum di Solomeo (PG) diretto dal maestro F. Ciofini con il quale ha realizzato numerosi concerti in Italia e all’estero ( Atene, Tokyo etc. ) e svariate incisioni per l’etichetta discografica “Bottega Discantica” di Milano. Ha nel suo repertorio corale svariate opere liriche: Traviata, Boheme, Rigoletto, Lucia di Lammermoor, Il Flauto Magico, Cenerentola, Barbiere di Siviglia, Nozze di Figaro, Carmen, La Cleopatra, Italiana in Algeri, Oberto conte di S. Bonifacio, Don Pasquale, Aida, Manon Lescaut, Trovatore, Elisir d’Amore, Tosca, Cavalleria Rusticana. Ha collaborato con l’ “International Opera Chorus” di Roma diretto dal maestro G. Mirabile e con la Cappella Musicale di S. Rufino di Assisi diretta dal maestro L. Sambuco con il quale ha eseguito come solista la “Via Crucis” di F. Listz e la “Resurrezione di Cristo” di L. Perosi

REGIA - Ilaria Passeri Diplomata in Regia Lirica con valutazione ottimo a “Verona Accademia per l’Opera Italiana” e “Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico”, studia con i Maestri Gianfranco De Bosio, Pier Luigi Pizzi, Renzo Giacchieri, Leo Muscato, Ulisse Santicchi e Lorenzo Mariani con il quale è assistente alla regia per “Il barbiere di Siviglia”, alla prima mondiale, Teatro dell’Opera di Roma, Terme di Caracalla.

Si laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi della Tuscia, 110 con lode con la tesi sulla Performance in Italia negli anni ’60/’70 in particolare sulla Musica d’Azione di Giuseppe Chiari. Tesi depositata presso il MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma e materiale di studio per curatori di mostre su Giuseppe Chiari.

Approfondisce le pratiche performative che nell’arte interagiscono con teatro, musica e danza, nell’ambito dell’ Etnoscenologia con Françoise Gründ, alla Maison des Cultures du Monde, Parigi.

Si forma con Pino Leone sul metodo Stanislavskij-Strasberg, interessandosi poi al Terzo Teatro dell’Odin Teatret e le tecniche attoriali del Living Theatre. Approfondisce la ricerca teatrale studiando danza e teatro orientale con Rosella Fanelli, Arjun e Anuj Mishra, danza Kathak della Lucknow Gharana e arti marziali e danze indiane con Abani Biswas, collaboratore di Jerzy Grotowski, nel Il Teatro di Ricerca delle Sorgenti e Le Arti Performative.

Fondamentale è stato l’incontro con Ellen Stewart, La MaMa e.t.c., per l’acquisizione dei principi del Teatro nel Mondo.

Ilaria Passeri crea spettacoli attraverso la composizione dell’immagine e la creatività dell’attore, lavoro di ricerca teatrale che s’ispira al concetto di Ludwig Mies van der Rohe “Less is more”, attraverso l’interazione delle arti come attraversamento ed equilibrio tra di esse elaborando il dramma attraverso gli insegnamenti di analisi drammaturgica di Quirino Principe.

Ha lavorato in spettacoli come attrice, regista, danzatrice kathak in Italia, Albania, Macedonia, Romania, Stati Uniti, Canada.

Alcuni Spettacoli:
I Fanciulli e gli Elfi di Pier Paolo Pasolini, fiaba drammatica messa in scena per la prima volta dopo sessantotto anni, sostenuta dal MIBACT e dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini.

Le Belle Addormentate da Lo Cunto De Li Cunti di Giambattista Basile, Prologo, Intermezzi, Epilogo prodotto da Verona Accademia per l’Opera Italiana, in collaborazione con il Conservatorio di Verona E.F. Dall’Abaco e Liceo Coreutico M. Buonarroti.

Dove c’è Luce tratto dalla Trilogia Uomini non Sudditi sugli scritti di Henry David Thoreau, ricevendo la Menzione della Critica al Primo Premio Centro Nazionale alla Drammaturgia per Monologhi.

Roshni, teatro-danza kathak, tratto da Walden ovvero Vita nei boschi di Henry David Thoreau, Fanelli International Kathak Company.

Recentemente sta lavorando alla realizzazione della messa in scena dell’Histoire du Soldat di Igor Fëdorovič Stravinskij, la storia di un giovane soldato dal ritorno dalla “Grande Guerra”, cercando co-produzioni internazionali che possano sostenere il progetto.

REGIA - Susanna Hannele Ohtonen, nata il 12.11.1966 in Finlandia, residente a Vetralla (VT) Dopo gli anni scolastici e la maturità in 1985 in Finlandia si è trasferita in Germania a Francoforte, dove ha intrapreso gli studi di musicologia e pedagogia della musica e dell’arte e la lingua italiana all’Università di Francoforte, Johann Wolfgang Goethe Universität. Laureata in 1990. Ha continuato gli studi di approfondimento della tecnica vocale e del repertorio lirico e liederistico di soprano a Roma con il Maestro Sona Ardontz. Gli studi con il Maestro Daria Della Croce hanno portato al diploma di canto presso il conservatorio di Pescara Luisa D’Annunzio in 2007. Ha partecipato al concerto inaugurale dell’evento “Fiumara D’Arte” in Sicilia 1987. Dal 1990 ad oggi svolge attività concertistica solista sia in Italia che all’estero (Olanda, Germania e Finlandia). Dal 2010 insegna il canto e la tecnica vocale presso l’Accademia musicale di Pitigliano Ha fondato nel 2005 un gruppo musicale che si è costituito come Associazione Culturale OperaExtravaganza a novembre 2006 e di cui è presidente dal 2009. Oltre alla scrittura e messa in scena dei suoi spettacoli, l’Associazione si dedica a promuovere, coordinare e gestire eventi musicali e culturali nel territorio della Tuscia, inglobando le realtà già presenti ed incentivando la formazione di nuove. Dai gruppi di lavoro creati dall’Associazione sono nati spettacoli eseguiti in numerose località italiane ed estere. Presente all’interno delle rassegne “Tramonti musicali al Castello Ruspoli” e “Domeniche di Dialoghi e Musica”, sia con i propri spettacoli (febbraio 2007/ gennaio 2008/ ottobre 2009), che come promotore di altri quali “La musica Brasiliana, radici e frutti” (gennaio 2007); A Vetralla lo spettacolo “Dinner at the Opera” in occasione dei festeggiamenti per la visita dell’arcivescovo di Mombasa ai fini della raccolta di fondi per la costruzione di un orfanotrofio a Tacita in Kenia, evento organizzato da pro Loco, Avis e Croce Rossa di Vetralla in collaborazione con Parrocchia Ss. Filippo e Giacomo (03/02/07); A Fabbrica di Roma durante la programmazione del Fabbrica Festival 2008- gennaio lo spettacolo ”Il Gran Ballo di Principe Orlovsky”; Diverse collaborazioni in varie rassegne musicali e festival organizzati dai vari Comuni della Tuscia, tra cui Soriano (15/08/07 – 15/08/08), castello Borgia a Nepi (agosto 2007 e settembre 2008), Ronciglione (settembre 2007), Viterbo (novembre 2010), Pitigliano (dicembre 2011), Proceno (2007, 2010, 2012), Marta (aprile2012); Eventi musicali con spettacolo messi in scena per convegni a Roma (dicembre2007/ dicembre 2008) e Lago Maggiore (maggio 2008/maggio 2012); Il 22/09/07 partecipa al Programma Alimentare Mondiale (PAM) dell’ONU in una serata musicale al Castello di Proceno (VT); Ottobre 2007/novembre 2008 le tournée in Olanda, tra i prestigiosi scenari Geelvinck Museum di Amsterdam ’07, Chateau Neercanne di Maastricht ’08; Ottobre 2008 il tour in Inghilterra, indirizzato soprattutto alla collaborazione con le scuole elementari inglesi in un progetto rivolto ad una introduzione interattiva dell’Opera ai bambini; Ha partecipato al laboratorio teatrale 2008 di Piermaria Cecchini a Viterbo; Dal natale 2008 organizza “salotti musicali” nella sede dell’associazione a Vetralla con la scadenza mensile dando così l’opportunità per artisti della Tuscia di esibirsi ed incontrarsi; Ottobre 2009 collabora con i docenti e alunni dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni nella presentazione di un concerto teatrale realizzato per il 250 anniversario di G.F. Händel; Gennaio 2009 ha iniziato gli incontri mensili del seminario “Scopriamo il Melodramma”, raccontando i capolavori del melodramma inserendo musica dal vivo e dimostrazione multimediale. Dicembre 2009 mette in scena del nuovo spettacolo operistico “Il Lato Rosa della Vita”. Maggio 2010: presentazione di un nuovo spettacolo operistico “In Vino Veritas ossia Ubriachi d’Opera” al Castello di Proceno nell’ambito del programma “Convivio in Musica 2010”. Settembre 2010 tournèe in Olanda in occasione del Congresso Internazionale di Fisica di Superficie dell’Università di Groningen 20/11/2010 concerto “Rendez-vous all’Opéra” al museo nazionale etrusco di Viterbo “Rocca Albornoz” nell’ambito della manifestazione nazionale “Musei in Musica”. Settembre 2011 tournèe in Olanda con lo spettacolo “Ubriachi d’Opera” (Maastricht/Geisteren) Marzo 2012 partecipa al Festival Transeuropéennes Rouen in Francia con L’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni Luglio 2012 Concerto di Gala per la rassegna “Navigando il Trasimeno” Luglio 2012 Castello di Proceno la rappresentazione del nuovo spettacolo “OperaExtravaganza in Love ossia l’Arte d’Amare” Dicembre 2013 Concerto per l’anniversario di Giuseppe Verdi come solista e come direttore del coro OperaExtravaganza a Tuscania Dicembre 2013 Rocca dei Papi di Montefiascone con lo spettacolo “Operaextravaganza a Natale” Dicembre 2013 messa in scena Tosca di G.Puccini al Teatro Il Rivellino di Tuscania Aprile 2014 messa in scena, direttore del coro e nel ruolo di Flora in La Traviata al Teatro Il Rivellino di Tuscania Febbraio 2015 organizza e cura sia il coro che i costumi per “Die Fledermaus” di J. Strauss Jr. al Teatro San Leonardo (Viterbo) e al Teatro Il Rivellino di Tuscania. Estate 2016 messa inscena Il Flauto Magico di Mozart e canta la parte della 2. Dame Insieme al direttore artistico di OperaExtravaganza Luigi De Filippi inizia 2015 un progetto Adopt a Theatre, che mira di portare musica, specialmente lirica, ai piccoli teatri italiani mettendo in streaming vari programmi (Gran Salotto del Belcanto, Dancing in the Moonlight e La Dirindina di D.Scarlatti sia a Bevagna che a Amelia,e documentario sulla prima di Barbiere di Siviglia al Teatro Argentina, Roma) Tra 2016-2021 cura i programmi e l’organizzazione dei cartelloni autunno, primavera e estivo di OperaExtravaganza e si esibisce in vari concerti come solista ma anche come direttrice del coro.

Contatti:

Cell. +39 346 7474907 – Tel. +39 0761 485247

Whatsapp +39 340 1458555 – info.operaextravaganza@gmail.com

www.operaextravaganza.com – www.adoptatheatre.org

Commenti