Lo Stabat Mater di Pergolesi: un capolavoro immortale. Breve guida all'ascolto, con OperaExtravaganza, Pasqua 2024

Lo Stabat Mater di Pergolesi: un capolavoro immortale. Breve guida all'ascolto. 

Lo Stabat Mater di Pergolesi (Jesi, 4 gennaio 1710 – Pozzuoli, 16 marzo 1736) rappresenta uno dei vertici assoluti della musica classica del Settecento. Composto a soli 26 anni, poco prima della sua scomparsa, questo capolavoro ha conquistato il cuore di innumerevoli ascoltatori. 

OperaExtravaganza è lieta di invitarvi a due concerti dello Stabat Mater che si terranno prossimamente il 16 e il 17 marzo 2024 in provincia di Viterbo, il primo, sabato alle 17.00 nella Chiesa di San Pietro (anche Madonna del Riscatto) a Vetralla, il secondo, domenica alle 16.30 nella Basilicata di San Flaviano a Montefiascone
Vi aspettiamo! 

Altre informazioni, nei manifesti qui sotto. 



Giovanni Battista Pergolesi, nato a Jesi nel 1710, si distinse come un compositore di straordinario talento. Formatosi al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo a Napoli, la sua carriera, seppur breve (durò solo cinque anni), fu ricca di capolavori, principalmente opere di teatro musicale e musiche sacre. La sua salute cagionevole lo portò alla morte a Pozzuoli nel 1736, lasciandoci un patrimonio musicale inestimabile. 

Lo Stabat Mater si basa su un'antica sequenza poetica del XIII secolo, attribuita a Jacopone da Todi. Attraverso versi toccanti, il testo descrive il dolore immenso di Maria ai piedi della croce del figlio e la speranza di redenzione per l'umanità. Nel corso del XIV secolo, grazie ai Flagellanti, questa sequenza si diffuse ampiamente, diventando una delle preghiere più radicate nella tradizione popolare.

Composto su commissione della Confraternita dei Cavalieri della Vergine dei Dolori, lo Stabat Mater di Pergolesi doveva sostituire la versione di Alessandro Scarlatti, ormai considerata antiquata. Pergolesi si ispirò al modello di Scarlatti, utilizzando due voci soliste e un ensemble d'archi con basso continuo. Il testo venne suddiviso in arie e duetti, conferendo all'opera una forma ricca e varia. Ne derivarono brani di grande espressività, caratterizzati da una varietà di toni e da una profonda introspezione emotiva. La sua inventiva melodica si intreccia con contrasti dinamici, ripetizioni evocative e cromatismi, creando un'atmosfera di intensa commozione.

Lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi è una composizione per soprano e contralto articolata in 12 sublimi momenti musicali tra arie solistiche e duetti.

- Stabat Mater dolorosa, duo in fa minore, Grave;

- Cuius animam gementem, aria per soprano in do minore, Andante amoroso;

- O quam tristis et afflicta, duo in sol minore, Larghetto;

- Quae moerebat et dolebat, aria per contralto in mi♭ maggiore, Allegro giocoso;

- Quis est homo, qui non fleret, duo in do minore, Largo e Allegro;

- Vidit suum dulcem natum, aria per soprano in fa minore, duo in fa minore, a Tempo Giusto;

- Eja, Mater, fons amoris, aria per contralto in do minore, Andantino;

- Fac, ut ardeat cor meum, duo fugato in sol minore, Allegro;

- Sancta Mater, istud agas, duo in mi♭ maggiore, a Tempo Giusto;

- Fac, ut portem Christi mortem, aria per contralto in sol minore, Largo;

- Inflammatus et accensus, duo in si♭ maggiore, Allegro ma non troppo;

- Quando corpus morietur, duo in fa minore, Largo Assai e Amen, duo fugato in fa minore,     Presto Assai.

Pergolesi utilizza un linguaggio moderno, seppure aderente alla tradizione; rispetto ad Alessandro Scarlatti, opta per una composizione più intima e concisa, ma più incisiva soprattutto nel ricercare l'efficacia sentimentale attraverso la musica. Troviamo all'interno della partitura uno struggente "gioco di ritardi" che fin dalle prime battute determina un'atmosfera di legame struggente tra il Figlio e la Madre. 

È chiara la sensazione delle note che cercano di toccarsi, quasi nel tentativo di congiungersi e al contempo nell'impossibilità di separarsi, allo stesso modo di quel dolore che unisce e separa Maria da Gesù. 

Anche l'utilizzo del basso continuo evoca lo stato d'animo della lamentazione, con una notazione discendente che richiama il pianto. La partitura e gli stilemi utilizzati sono caratterizzati da una spinta drammatica vicina alla teatralità che affiora nelle sospensioni, veri e propri sospiri, fino a note vicine a grida di dolore.

Nota dopo nota, Pergolesi sa sapientemente costruire un forte pathos che rompe lo stilema di uno Stabat mater di compostezza, come poteva essere quello di Scarlatti, per approdare ad uno Stabat del dolore intriso di drammatica bellezza. È una passione vissuta in prima persona dalla Madonna, madre dolente di fronte al figlio, Cristo, in croce. Ogni parola/nota cantata è come se uscisse direttamente dalle labbra di Maria creando un effetto di immedesimazione incredibilmente forte per ogni ascoltatore.

Del resto è l'ultimo gesto compositivo del giovane Maestro. Leggenda vuole che morì proprio scrivendo l'ultimo momento musicale dello Stabat, il 16 marzo 1736, a soli 26 anni, apponendo in calce Finis Laus Deo, proprio come ringraziamento a Dio per aver terminato l'opera.

di Monica Sanfilippo 

Info. e contatti

  • Data del 1° concerto: Sabato 16 marzo 2024 
  • Ora: 17:00
  • Luogo: Chiesa di San Pietro (Madonna del Riscatto), Vetralla (VT)
  • Data del 2° concerto: Domenica 17 marzo 2024 
  • Ora: 16:30
  • Luogo: Basilica di San Flaviano, Montefiascone (VT)
  • Cell. +39 346 7474 907 | Tel. +39 0761 485247 | +39 340 1458555 
  • info.operaextravaganza@gmail.com | www.operaextravaganza.com




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