PERSONAGGI DE “LA LOCANDA DELL’OPERA”
RIGOLETTO
La Locanda dell’Opera è un Pasticcio,
denominazione settecentesca che descrive il riutilizzo di arie famose da varie
opere, tenute insieme da un nuovo libretto e formanti così un nuovo melodramma.
La caratteristica di un Pasticcio è, appunto, che risulta al tempo
stesso nuovo ma familiare e, come nel nostro caso, alcune atmosfere che in
origine erano tragiche diventano invece decisamente comiche.
I personaggi della Locanda sono dei buffi “personaggi in cerca di Autore”, sospesi nello spazio-tempo, prigionieri di un incantesimo che li vuole destinati a ripetere sé stessi all’infinito. Caratterizzati dai loro costumi teatrali e dai loro contesti storici e geografici, si trovano – senza veramente trovarsi – in una locanda, accolti da un elusivo Locandiere e ivi convocati da un fantomatico impresario che desidera ingaggiarli per una nuova opera.
Rigoletto, Parigi 1889 |
Rigoletto – È il tragico protagonista
dell’omonima opera di Giuseppe Verdi, “l’uomo che ride”.
Nell’originale – Una delle figure più tragiche di tutta la storia del teatro musicale, Rigoletto è il giullare della corte ducale di Mantova, un uomo deforme e inviso a tutti per la sua lingua graffiante; si muove in un sordido ambiente di soprusi e abusi, e sembra essere fatto della stessa pasta dei cortigiani, finché il suo unico raggio di luce, la sua tenera figlia Gilda, che lui ha volutamente tenuta nascosta alla Corte, viene rapita dai cortigiani e successivamente sedotta dall’odioso Duca di Mantova. Tentando di vendicarsi del nobiluomo senza scrupoli, causerà lui stesso la morte di Gilda.
Nella Locanda dell’Opera – Come
nella più tradizione delle parodie, quanto più un personaggio è
tragico in origine, tanto più diventa comico nell’operetta. Nel nostro Pasticcio
Rigoletto lavora nella locanda come cuoco e ha un pensiero fisso, il duca di Mantova, che crede di riconoscere dappertutto. Quando sente cantare il Conte Danilo esce come
una furia dalla cucina, brandendo un coltellaccio, per vendicarsi; per tutto il
seguito del Pasticcio lo si vede aggirarsi per la scena, guardando in cagnesco
ora questo, ora quello…
Luciano Pavarotti, Duca di Mantova |
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